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Tappa #3: I biscotti del Mondo di Laura @ Roma

I primi viaggi ci hanno portato a scoprire i segreti di due grandi prodotti tradizionali della nostra zona geografica: i prosciutti cotti Branchi e i crudi S. Ilario.
Nella terza tappa abbiamo cambiato genere e, seguendone il dolce richiamo, siamo andate a Roma a trovare Laura per conoscere il piccolo mondo dove produce i suoi fantastici biscotti artigianali.

Il suo laboratorio, che è anche punto vendita, si trova sulla via Tiburtina, nascosto fra officine e luoghi di lavoro molto maschili: è un gioiellino che spicca, con la saracinesca circondata da un dipinto coloratissimo e gli interni in stile provenzale – vecchi mobili ridipinti di bianco, carta da parati fuxia e frivola, sprazzi di colore offerti dai soprammobili sparsi qua e là, un’enorme torta decorativa ricoperta di pasta di zucchero bianca e rose rosa, e poi Lui, il tavolo centrale, costellato di vasi di vetro ed alzatine piene di biscotti.

Appena si è aperta la porta di quel piccolo mondo, siamo state accolte da un effluvio inebriante che sapeva di impasto speziato in cottura – abbiamo poi scoperto che il forno era stracolmo di crumbles alla mela. Subito è arrivata Laura, una ragazza minuta avvolta in un’enorme divisa da lavoro, fazzoletto in testa, viso simpatico e guance rosa da bambolina.
Ci ha offerto dei biscotti, e come avremmo potuto rifiutare?! Dopo quattro ore in auto, non potevamo desiderare accoglienza migliore.

Comodamente sedute in un angolo adibito a salottino, abbiamo iniziato a chiacchierare e Laura ci ha raccontato la sua storia.

E’ nata a Roma, dove ha frequentato la scuola alberghiera sulla Tiburtina – dopo la quale ha provato a fare la cuoca, che era ciò per cui aveva studiato, ma ha smesso in fretta rendendosi conto che non è affatto un lavoro femminile.
Seguendo ciò che le interessava di più, ha poi virato verso la pasticceria, ma a 20 anni ha iniziato a sentirsi stretta nella realtà in cui viveva ed ha deciso di andare con un’amica a New York, dove ha lavorato come pasticcera in alcuni ristoranti.


Tornata a Roma, è andata a lavorare in una pasticceria che offriva prodotti molto, troppo classici. Rendendosi conto che in quell’ambito, in Italia, si era indietro di cent’anni, è partita di nuovo, con un’altra amica, e si è trasferita a Londra, dove è rimasta per quasi un anno. Lì ha fatto la cuoca, la panettiera in un ristorante in stile francese – dove ha imparato i segreti della lievitazione naturale – ed infine la pasticcera in un laboratorio che utilizzava materie prime molto pregiate e ricercate.
La vita l’ha poi riportata a Roma, dove però è rimasta ben poco prima di partire, con una terza amica, per Tel Aviv. Lì ha lavorato dentro un biscottificio artigianale, assorbendo nuove influenze ed imparando ricette e segreti del mestiere.

Una volta tornata per l’ennesima volta a Roma, ha lavorato per un paio d’anni in una cioccolateria, dove i biscotti che preparava avevano un sacco di successo. E’ stato in quel momento che ha avuto l’idea di iniziare lei stessa a produrne in proprio, per poterli vendere ai titolari del locale.
Così, piano piano, è iniziata l’avventura “Mondo di Laura”: prima il laboratorio lo prendeva in affitto da un amico che glielo lasciava nel pomeriggio, poi con l’aiuto dei suoi genitori è riuscita ad aprirne uno tutto suo, ed infine è arrivata nell’attuale location un paio d’anni fa.

Una volta aperto il laboratorio artigianale – Laura figura come uno dei pochissimi artigiani di Roma, che si contano sulle dita di una mano! – è stata molto veloce a presentarsi al pubblico… tanto che, appena trasferitasi nello stabile attuale, è stata alla fiera Taste per far conoscere il suo prodotto.
In più, quest’anno ha partecipato anche a CIBUS con l’obiettivo di portare il Made in Italy in Europa, mercato che le interessa particolarmente perchè lo sente più affine alla sua filosofia di lavoro.

Insomma, in questa donna mignon c’è un concentrato di spirito d’iniziativa e di esperienze che hanno influenzato moltissimo la sua attività e che si ritrovano tutte nei biscotti che produce!

Sono veramente unici, molto differenti dai biscotti standard italiani, ma anche dal concetto stesso di biscotto.
Sono delle piccole opere d’arte gustative, con tre importanti punti di forza: il primo è sicuramente il loro sapore pulito, in cui sono ben riconoscibili tutti gli ingredienti che li compongono, il secondo è l’assoluta fantasia quanto a nomi, forme e colori delle confezioni, curatissime, e il terzo è la possibilità per i negozianti di venderli sfusi, il che restituisce completamente quella sensazione di artigianalità e freschezza che è alla base di questi prodotti.

E così potete trovarvi ad assaggiare il Pepita, un biscotto friabile al cacao, con pezzi di cioccolato fondente e sale dell’Himalaya, oppure il Green Lady, integrale, con pistacchi, miele e zenzero, o il Raggio di Sole, fatto con fiocchi d’avena, sesamo, miele ed uvetta di Corinto… ma le proposte sono davvero tantissime, tutte intriganti grazie al nome ed all’aspetto particolare, e buonissime una volta assaporate!

Ma come nascono, concretamente, questi biscotti? Ovviamente siamo andate a curiosare nel laboratorio, con Laura a guidarci.
Nel “backstage” del negozio si trovano varie stanze, ognuna con una funzione precisa.

Siamo partite dal magazzino dei biscotti, dove stazionano – per poco tempo – dei secchielli che contengono quelli che verranno venduti sfusi. In questo periodo dell’anno è abbastanza vuoto: i biscotti vengono prodotti e spediti ai destinatari quasi immediatamente, allo stesso ritmo… da agosto in poi, invece, la produzione aumenta esponenzialmente in vista del Natale, e a volte il piccolo magazzino non è nemmeno sufficiente a contenere tutte le confezioni, che spesso invadono anche altre zone del laboratorio.
Poi siamo passate alla sala, molto grande, in cui si impastano i biscotti, gli si dà la loro forma particolare e li si cuoce. In quel momento, il forno ospitava dei crumble alla mela che sprigionavano un profumo incredibile, e contemporaneamente due ragazzi stavano preparando a mano alcune teglie di Miss Cioccolatissima. Siamo rimaste a bocca aperta! Il Miss Cioccolatissima è uno dei biscotti di maggior successo di Laura, è una creazione particolare, più un dessert che un biscotto da colazione o merenda: è compatto ma morbido, al cacao, con un retrogusto di liquore al caffè, ricoperto di zucchero. L’apoteosi del gusto. Siamo rimaste molto stupite nel vedere come venga prodotto questo biscotto: mentre per altri, giustamente, vengono usate macchine che stendono l’impasto e facilitano il lavoro, ogni Miss Cioccolatissima viene fatto a mano, raccogliendo l’impasto morbido con uno strumento che fa le palline (tipo quelli che si usano in gelateria, ma più piccolo), creando la piccola sfera e passandola prima nello zucchero semolato e poi in quello a velo. Uno ad uno, e considerate che è uno dei biscotti prodotti in quantità maggiore!


La stanza successiva che abbiamo visitato è stata quella in cui i biscotti vengono confezionati. Pochi giorni fa è arrivata nel laboratorio una nuova macchina, che confeziona ad atmosfera modificata e che quindi consente di conservare i biscotti molto più a lungo, senza però dover aggiungere alcun additivo chimico.


Infine, abbiamo fatto una capatina nel magazzino degli ingredienti, dove abbiamo potuto constatare ciò che già sapevamo: le materie prime utilizzate sono tutte attentamente selezionate da Laura in persona in base a due criteri, ovvero quello della qualità e quello di essere kosher.

Al termine della nostra visita, prima di lasciare il negozio con la macchina carica di scatoloni di biscotti, abbiamo avuto modo di assaggiare anche un brownie alla nocciola… un golosissimo saluto!


E così, cariche di piccole opere d’arte dolci, siamo ripartite alla volta di Russi. Lì, nel negozio La Delizia, potete trovare anche questi gioielli, sia sfusi che confezionati, ottimi sia da regalare ad altri che a se stessi, anche sottoforma di maxi lecca-lecca biscotto coloratissimo.
C’è solo l’imbarazzo della scelta, e le vostre papille gustative saranno molto grate di ricevere doni del genere!

 
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Pubblicato da su 6 giugno 2012 in Uncategorized, Versione italiana

 

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